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Impermeabilizzazioni murature in Calcestruzzo Controterra


Il sistema di impermeabilizzazione del calcestruzzo per cristallizzazione è utilizzato da oltre 40 anni in tutto il mondo come la soluzione più avanzata per la realizzazione di strutture interrate ed idrauliche a tenuta strutturale impermeabile.
Applicato sia nelle superfici esistenti che nelle strutture di nuova realizzazione, assicura una protezione interna alla matrice in calcestruzzo anche in presenza di acqua di falda e di spinta idraulica, con elevata resistenza alle concentrazioni chimiche ed ai contaminanti presenti nel sottosuolo o in ambiente marino.
Questo sistema è una tecnologia “integrale” che interessa infatti l’intero spessore del manufatto, “attiva nel tempo”, flessibile, che velocizza le operazioni di posa e assicura la durabilità dell’opera nella vita di esercizio. Quando il prodotto è applicato a un calcestruzzo umido o bagnato a rifiuto, ad un calcestruzzo fresco di getto o in fase di confezionamento nel “mix design” di progetto, gli ingredienti attivi reagiscono con i composti solubili del calcestruzzo (idrossido di calcio-calce libera) formando un nuovo complesso cristallino, filiforme, insolubile (CSH, Silicato di Calcio Idrato), che sigilla i pori, i capillari e le fessurazioni fino a 400 micron.
A differenza di altri prodotti presenti sul mercato, questa crescita cristallina occuperà profondamente la porosità capillare della struttura in calcestruzzo e potrà eventualmente penetrarla completamente in presenza d’acqua.
Il materiale può rimanere inerte quando l’umidità si sia esaurita, ma la sua azione si riattiva immediatamente se l’umidità ricompare, rinnovando nella struttura il processo di una sempre più estesa cristallizzazione, per garantire impermeabilità e durabilità dell’opera nel tempo.
Questa tecnologia avanzata offre una proprietà unica di autorigenerazione per una “protezione totale” della matrice strutturale. I benefici apportati sono molteplici, specie contro i cicli di gelo-disgelo, la corrosione da agenti atmosferici, l’umidità del sottosuolo, le acque contenenti cloruri, solfati, nitrati, l’aggressività dell’ambiente marino e delle realizzazioni industriali.

L’apposito impermeabilizzante viene applicato al calcestruzzo esistente, umido o bagnato a rifiuto, sotto forma di “boiacca cementizia“, posata a pennello, spazzolone o a spruzzo.
La reazione del prodotto non si limita alla tessitura superficiale ma gli ingredienti attivi si combinano in profondità con i composti minerali del calcestruzzo e l’acqua presente nella porosità, per risanare l’intero spessore del manufatto che risulterà asciutto e protetto nel tempo.
Questo materiale trova il suo utilizzo sia prima del ripristino come ancorante tra vecchio supporto e nuovo riporto che alla fine come trattamento impermeabile in una stratificazione che può essere realizzata fresco su fresco (con notevole risparmio sulle tempistiche di applicazione), interamente solidale con la matrice esistente e permeabile al vapore acqueo.
Se si vuole avere un risultato estetico, oltre che funzionale, è possibile eseguire una controparete ventilata davanti alla muratura in questione o altrimenti eseguire sopra alla boiacca posata, un intonaco deumidificante; queste 2 soluzioni permettono di avere una finitura estetica, ma garantiscono una totale traspirabilità del sistema con il conseguente smaltimento della condensa che verrebbe a crearsi.

ATTENZIONE eventuali stuccature impermeabili di fessurazioni, crepe, nidi di ghiaia, elementi passanti il getto, non conformità varie vanno trattati assolutamente prima della lavorazione.

Questo sistema può essere utilizzato su qualsiasi struttura in calcestruzzo esposta all’ingresso potenziale di acqua e contaminanti chimici. La caratteristica di poter essere applicato sia in fase positiva (parte della struttura esposta direttamente all’acqua) che in fase negativa (parte della struttura opposta all’entrata dell’acqua), lo rende efficace per tutte le richieste di impermeabilizzazione.

Riportiamo alcune tipologie comuni:

  • Opere di fondazione: platee e muri contro-terra, contro-pali, contro-diaframmi
  • Parcheggi interrati
  • Vasche di contenimento
  • Depuratori – impianti biogas
  • Serbatoi di acqua potabile
  • Condotte idrauliche
  • Parcheggi interrati
  • Pavimentazioni
  • Opere sommerse
  • Porti e banchine
  • Dighe e sbarramenti
  • Piscine
  • Tunnel e gallerie
  • Spritz beton

Il materiale impermeabilizzante diventa parte integrante del calcestruzzo tramite una reazione chimico-fisica con l’elemento solubile della matrice e aumenta la vita utile di esercizio del manufatto nel tempo.

I benefici apportati sono i seguenti:

  • È “integrale”, forma un corpo unico con la struttura in calcestruzzo, non deve essere confuso con un rivestimento superficiale
  • Può essere applicato sia in fase positiva che in fase negativa (controspinta, situazione ideale)
  • L’impermeabilità e la protezione chimica rimangono anche a rivestimento rimosso (test UNI EN 12390-8)
  • Agisce in profondità in presenza continua d’acqua (circa 30 cm. dopo 60 giorni di maturazione),chiude la porosità e la capillarità del calcestruzzo, si riattiva ogni qualvolta vi sia presenza di umidità
  • Sigilla con la sua crescita cristallina fessurazioni di ampiezza fino a 0,4 mm. (test UNI EN 12390-8)
  • Prova di distacco mediante pull-off dopo maturazione in acqua 28 giorni (test UNI EN 1542): > 3,0 N/mm2
  • Resiste in presenza di forti pressioni idrostatiche, testato per opporsi a 16 bar di spinta (test CRD-C-48-73)
  • Resiste alle radiazioni gamma (test ASTM N69-1967, ISO 7031)
  • Mantiene l’ambiente alcalino necessario per la protezione dei ferri di armatura dalla corrosione, stabilizza la calce libera solubile (test saggio di pozzolanicità UNI EN 196-5)
  • Non richiede protezione durante le operazioni di interramento, più efficace, flessibile ed economico di altri sistemi superficiali in adesione
  • Aumenta la resistenza a compressione del calcestruzzo (test ASTM C39)
  • Supera i 50 cicli di gelo e disgelo (test ASTM C-672-76), resiste agli agenti atmosferici e alle acque contenente carbonati, cloruri, solfati o nitrati
  • È facile nell’applicazione: come “boiacca cementizia” a pennello o a spruzzo (rivestimento cementizio a penetrazione capillare attiva) su superfici inumidite a rifiuto, come “additivo a cristallizzazione” nel mix design di opere nuove
  • È permeabile al vapore acqueo e permette alla struttura di respirare
  • Non è tossico ed è compatibile con acqua potabile (conforme D.M. 174/2004)