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Impermeabilizzazione del calcestruzzo
con iniezione di resine idroreattive

La resina idroreattiva è il materiale ideale per riempire ed ermetizzare crepe, fessure, fenditure e cavità ponendo fine alle infiltrazioni, in modo rapido e risolutivo. Si tratta di una resina poliuretanica idrofila, idroespansiva, a bassa viscosità, corredata da uno specifico attivatore accelerante (componente B) da dosare normalmente in base al peso della resina (componente A).

La resina idroreattiva, a contatto con l’acqua, forma una schiuma di poliuretano flessibile.

Resine Idroreattive

Tecnicamente sarebbe un prodotto monocomponente che reagisce spontaneamente con l’acqua presente nella muratura da sigillare. La velocità di reazione però, con la sola acqua, risulterebbe molto lenta per le necessità di cantiere. È indispensabile quindi utilizzare un acceleratore di espansione in abbinamento alla resina stessa.

La schiuma poliuretanica risultante dalle operazioni di iniezione, una volta espansa, manterrà stabile il proprio volume.

Una buona resistenza alla pressione idraulica nella venuta d’acqua si avrà dopo circa 1-2 minuti dal momento della avvenuta reazione. La formazione di CO2, tipica della reazione poliuretanica, fornirà ulteriore pressione al sistema, favorendo la penetrazione della resina nelle crepe e nelle cavità.

LA RESINA IDROREATTIVA AUMENTA DALLE 8 ALLE 20 VOLTE IL PROPRIO VOLUME

CARATTERISTICHE DELLA RESINA

  • È facilmente iniettabile mediante specifiche pompanti, tramite gli appositi iniettori a testa piatta o a vite;
  • È sicuramente penetrante grazie alla bassa viscosità, ai suoi componenti idrofili ed idroreattivi ed alla sua elevata attività capillare;
  • È efficacemente idroreattiva in quanto, a contatto con acqua o umidità, aumenta da 8 a 20 volte il proprio volume iniziale attraverso un processo di reazione e vulcanizzazione con formazione di una schiuma densa (elastica o semirigida), a struttura cellulare, che arresta l’infiltrazione e sigilla ermeticamente la fessura iniettata;
  • È compatibile con tutti i supporti in calcestruzzo;
  • È caratterizzata da un brevissimo tempo di reazione con l’acqua di circa 30” che può essere accelerato, ove necessario, fino a 15”, aumentando il dosaggio del componente B (acceleratore di espansione).
  • Arresto delle infiltrazioni d’acqua in locali interrati.
  • Ideale per impermeabilizzare ed ermetizzare piccole cavità, crepe, fessure, giunti statici e dinamici nel calcestruzzo.
  • Pulizia accurata delle superfici adiacenti la fessura, al fine di rimuovere gli imbrattamenti e di verificarne le caratteristiche effettive in termini di posizione ed andamento della fessura da cui si presume provengano le infiltrazioni d’acqua.
    In presenza di fessure di notevole entità e/o di venute d’acqua in pressione, si procede alla sigillatura preliminare con materiale idoneo.
  • Esecuzione di perforazioni disposte sfasate lungo lo sviluppo della lesione o del giunto da sigillare ermeticamente (da una parte e dall’altra della fessura); la lunghezza dei fori dovrà essere calcolata al fine di attraversare la lesione stessa; il numero delle perforazioni, la distanza fra un foro ed il successivo, dovrà essere adeguato all’andamento fessurativo. (foto 1)
  • Installazione di specifici iniettori in corrispondenza delle perforazioni. Gli iniettori vengono serrati ermeticamente nella sede e avvitati sino al sicuro fissaggio. (foto 2)
  • Iniezione preliminare d’acqua negli iniettori, al fine di rimuovere dai fori la polvere ed i detriti prodotti dall’azione del trapano, e per saturare di acqua l’interno delle fessure (dato che la resina reagisce con l’acqua, nel caso di fessure temporaneamente asciutte la resina non avrebbe alcuna reazione). (foto 3)
  • Dopo aver miscelato la resina bicomponente (A+B), si effettuano le iniezioni della resina negli iniettori precedentemente predisposti e fissati, con queste modalità:
    – nel caso di fessure verticali, si procederà partendo con l’iniettore   situato più in basso;
    – nel caso di fessure orizzontali, la prima iniezione riguarderà il primo iniettore installato.
  • Viene collegato il tubo di iniezione della pompa e iniettata la resina all’interno della fessura sino a quando nel pressi dell’iniettore successivo non si presenta la fuoriuscita di resina; dopodiché viene scollegato il tubo di iniezione e ripetuta l’operazione con i successivi iniettori. (foto 4)
  • Rimozione degli iniettori dopo verifica delle corrette condizioni di reazione e maturazione della resina. Asportazione della resina fuoriuscita mediante raschietto o spazzola con setole metalliche.